Come Giovani Liberali Radicali vogliamo esprimere la nostra amarezza rispetto quanto annunciato oggi 2 novembre dalle FFS, che riporta alla ribalta due problematiche.
In primis, se da una parte l’utilizzo del trasporto pubblico è una tendenza sempre più in aumento, come esposto nelle ultime settimane da numerosi media, dall’altra parte è innegabile che, alla luce degli ultimi sviluppi e dei numerosi disagi creatisi, il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti appare sempre meno giustificato. È quindi normale mettere in discussione i costi degli abbonamenti e dei biglietti, che a partire dal 10 dicembre aumenteranno ancora: gli utenti dovranno pagare di più per un servizio, che soprattutto per chi si reca oltre Gottardo, richiede un’ora in più di percorrenza, andando a pesare sui portafogli e sul benessere della popolazione. Il danno colpisce tutti, lavoratori, pendolari, famiglie, ma noi GLRT siamo particolarmente preoccupati per i giovani, che spesso sono ancora studenti o all’inizio di un impiego, quindi con uno stipendio non particolarmente alto, e che sono grandi fruitori del trasporto pubblico: vogliamo quindi rilanciare la nostra proposta, già lanciata a settembre 2023, di estendere gli sconti riservati ai giovani anche a coloro che hanno più di 25 anni, ma che si trovano ancora in formazione.
L’altra problematica è rappresentata dalla chsura della galleria di base fino a settembre 2024. Questa chiusura ha un impatto significativo per i giovani ticinesi che studiano in Svizzera tedesca e francese: per un altro semestre avranno dei tempi di percorrenza più lunghi, che per coloro che studiano in città come Losanna, Ginevra, Friborgo e Neuchatel e sono in possesso di un abbonamento binario 7 si tradurrebbe in una grande limitazione della libertà di tornare in Ticino. È nell’interesse del Canton Ticino far sì che questi studenti possano mantenere un legame stretto con il Ticino, sia affettivo che economico e politico. È quindi auspicio di GLRT che la copertura data dal binario 7 possa essere estesa alle 18 non solo per la domenica, ma almeno anche a giovedì, venerdì e sabato.