Lettera aperta di GLRT rivolta agli attori politici, FFS, rappresentanti dei media, cittadine e cittadini.

Per fortuna, l’evento avvenuto in data 10 agosto 2023 nella galleria di base del San Gottardo è fuori dall’ordinario.

A nostro modo di vedere, al di là delle prese di posizione celeri, andrebbe fatta anche una riflessione un po’ più ampia su quanto sta accadendo al settore dei trasporti pubblici. Infatti, abbiamo una società sempre più dinamica e disposta a spostarsi su tratte sempre più lunghe per raggiungere le diverse necessità e risorse. Questo può avvenire a patto che quel servizio, che ci permette di muovere, possibilmente in modo rapido e in sicurezza dalla partenza all’arrivo, sia effettivamente efficiente.

L’opinione pubblica ticinese discute sempre di più su come e cosa dovrebbe offrire il servizio del trasporto pubblico per essere ritenuto valido. Questa considerazione è molto importante, perché permette di far emergere che la nostra società ci tiene a spostarsi con i mezzi pubblici per un atteggiamento più eco-responsabile. Purtroppo però, negli ultimi anni, il grado di insoddisfazione è cresciuto.

Entriamo quindi un po’ più nei dettagli di quanto sta succedendo ai trasporti pubblici svizzeri, partendo proprio dall’incidente, per poi passare ad alcune considerazioni di carattere generale:

  • Il luogo dell’incidente: E se l’incidente fosse avvenuto a cielo aperto, nei tratti di città e valli, lungo l’unica linea che abbiamo?
    Questa è una domanda che riteniamo fondamentale porre a chi si occupa dell’analisi dei rischi per le FFS. Reputiamo, che nel disastro dell’incidente ci sia stata anche un po’ di fortuna. Infatti, vien da pensare, che se fosse avvenuto prima di entrare nel tunnel avremmo potuto avere danni, pericoli e conseguenze ben più gravi e durature. Quel che si è realizzato va a toccare una canna della galleria, e limita l’esercizio della seconda, ma per fortuna abbiamo ancora a disposizione una tratta, quella storica, che garantisce il collegamento nord- sud. In altre parole, l’incidente si delimita quasi da solo. Inoltre, non bisogna tralasciare il potenziale rischio ambientale e sanitario che avrebbe potuto crearsi a causa della dispersione di rifiuti e sostanze pericolose.
  • Una situazione eccezionale a durata limitata: Alptransit è un’opera che ha segnato un traguardo importante, dimostrando ancora una volta che la Svizzera è lungimirante, innovativa e fornisce servizi di elevata qualità. È nel nostro interesse riottenere questa qualità e avere la garanzia che tutto sia stato ripristinato efficacemente. Diamo quindi il tempo e le risorse necessarie a chi di dovere per affrontare questa situazione, voler tutto e subito come se fosse dovuto non risolverà il problema meglio e tantomeno più velocemente.
  • Studenti, tratte lunghe e periodiche: Il prossimo semestre universitario è alle porte, tra meno di un mese migliaia di studentesse e studenti ritorneranno a percorrere regolarmente la tratta Ticino-Oltre Gottardo. Allo stesso modo continueranno a farlo anche lavoratrici e lavoratori, giovani e meno. È quindi apprezzabile lo sforzo delle FFS di permettere a chi usufruisce dell’abbonamento AG Night di anticipare la partenza la domenica sera. Questa misura può in particolare aiutare chi deve raggiungere luoghi più lontani. Allo stesso tempo però, si rende attenti che questo significa anche una possibile occupazione degli orari di punta da parte di studenti (durante i quali si vuole evitare un ammasso di persone ingestibile con le capacità disponibili). Oltre a questo anche il fatto che si tratta di orari per i quali vengono acquistati abbonamenti ben più costosi dell’AG Night non deve essere dimenticato. Si spera quindi che fra gli studenti ci sia una certa sensibilità in questa fase eccezionale, tale da permettere una buona distribuzione oraria fra chi deve andare più lontano e giustamente potrà partire prima e chi deve percorrere meno chilometri e quindi dovrebbe accontentarsi dei treni successivi.Focalizzando il discorso sui giovani e, in particolare riferendoci al Ticino, vorremmo anche nuovamente evidenziare che ci sono frequenti problematiche di capacità in momenti ben conosciuti: la domenica sera verso Oltralpe, il giovedì e il venerdì sera verso il Ticino. Allo stesso momento, in questi frangenti si riscontrano troppo spesso spazi inutilizzati nei numerosi vagoni di prima classe.
  • Puntualità e soppressioni: Se la puntualità era un’eccellenza svizzera, oggi lo è meno. Infatti, vengono regolarmente segnalati dei ritardi, per svariati motivi. La ferrovia è indubbiamente un sistema complesso da gestire, ma tra frequenti minuti di ritardo e soppressioni improvvise si sta perdendo fiducia nel trasporto pubblico. Evidentemente, gli utenti, dopo aver acquistato un servizio ad un prezzo cospicuo, si aspettano una performance migliore.
  •  Costi: Il servizio, se paragonato con le realtà a noi confinanti, è, fatte rare eccezioni, superiore. Questo servizio comporta però costi elevati, che non esitano ad aumentare ulteriormente. Come già espresso alcuni mesi fa, in un altro comunicato, comprendiamo questo trend imposto dalle condizioni dall’attualità, ma anche le difficoltà della popolazione di fronte a spese sempre maggiori. La società dei trasporti potrebbe incentivare la popolazione a spostarsi con i mezzi pubblici, puntando anche su una revisione della sua politica dei prezzi, per aumentare gli utenti e i loro viaggi.
  • Attualità e futuro di Alptransit: Questo incidente ha dimostrato come la mobilità svizzera sia diventata dipendente dal funzionamento di Alptransit. Sarebbe quindi opportuno che si continuasse ad investire nell’infrastruttura di Alptransit per garantire la massima sicurezza. Si dovrebbe altresì continuare ad investire anche nella conclusione dell’opera, affinché possa esprimere il massimo potenziale, completando Alptransit a Sud di Lugano e con le gallerie di aggiramento a Bellinzona. Un’opera completa permetterebbe di spostare ancora più traffico merci sulla linea ferroviaria, che grazie ai nuovi investimenti sarebbe ancora più sicura ed efficiente. Oltre a ciò si andrebbe ancora a ridurre le durate degli spostamenti fino al confine sud. Gli investimenti non devono però dimenticare la linea di montagna, che è ora tornata alla ribalta come unica alternativa ad Alptransit. È fondamentale che la linea di montagna venga aggiornata con degli investimenti puntuali, cosicché possa fungere da valida alternativa nel malaugurato caso che vi sia un nuovo incidente in futuro. La mobilità svizzera non può e non deve essere bloccata se una delle sue vie dovesse subire un incidente e un blocco sul medio-lungo termine.

In conclusione, ci teniamo a segnalare ancora una volta che il servizio dei trasporti pubblici è di fondamentale importanza, ma allo stato attuale presenta delle incongruenze fra la proposta e la realtà. Sicuramente alcuni accorgimenti potrebbero indurre ad una maggiore fiducia e un maggiore interesse nella popolazione.

Come Giovani Liberali Radicali Ticinesi, ci piacerebbe proporre un accorgimento che potrebbe generare un maggiore interesse nei giovani nell’utlizzare i trasporti pubblici: un’estensione dell’AG Night agli studenti oltre i 25 anni, così come delle agevolazioni per gli abbonamenti regionali (per il Ticino si veda Arcobaleno). Infatti, oggi, intrapendere un percorso universitario significa spesso studiare oltre i 25 anni. Sarebbe quindi interessante poter ricevere un abbonamento AG Night sulla base di un’immatricolazione universitaria anche dopo il compimento del 25esimo anno d’età.

Ufficio presidenziale dei Giovani Liberali Radicali Ticinesi